L’acqua da cui è nata la vita, circa tre
milioni di anni fa, è depositaria e fonte di segreti ancora sconosciuti
tra la terra e l’uomo. Questa sorta di intimità racchiusa nell’acqua tra
il passato, il presente ed il futuro, è uno stimolo costante per i
sentimenti esploratori dell’essere umano. L’attrazione calamitante che
il mare sviluppa sulla mente umana, ha portato i terapeuti della psiche
a considerare come i luoghi d’acqua si rivelino habitat fertile per
l’identità dei sentimenti e delle emozioni. L’uomo, attraverso la
pratica subacquea, realizza i desideri inconsci di avventura, vive la
fantasia e l’incontro forte con la natura liquida che lo guida alla
conoscenza di se stesso in una dimensione essenziale.
La domanda sulle motivazioni del perché
l’uomo va sott’acqua sono state il motore che ha mosso un gruppo di
psicologi-psicoterapeuti, praticanti l’attività subacquea,
nell’osservazione di questa occupazione sportiva in crescita. La natura
liquida, ricca di fascino colorato, offre all’’uomo la possibilità di
vivere il “sogno segreto”: tornare a vivere nell’acqua. Il mare non è
più solo materia da cui scaturisce la vita ma luogo terapeutico per la
psiche, in cui trova e ritrova equilibri interiori e stati di benessere.
E’ il mondo misterioso delle emozioni sciolte nella trasparenza
dell’acqua, simbolo della madre generatrice
Nasce così nella cornice dell’antica
Ortigia città vecchia di Siracusa, il primo Congresso Internazionale
dell’Associazione Italiana Psicologia delle Attività Subacquee
(A.I.P.A.S.): “Sotto al mare in fondo all’anima”.
Dopo i saluti alle autorità che hanno
ospitato il Convegno a Palazzo Impellizzeri, ha dato il via ai lavori un
padrino d’eccezione, un personaggio che con l’acqua ha un “rapporto
profondo”: Enzo Maiorca, pioniere della storia dell’uomo sott’acqua. Nel
suo sguardo è stampata la dedizione e l’amore che nutre verso il mare e
con un sorriso che trasmette una saggezza profonda, Maiorca racconta con
parole ricche di passione il suo percorso evolutivo a contatto con
questo grande “maestro” di vita, come lui lo descrive. “Ci insegna
l’umiltà, il coraggio, la forza la paura, la generosità, il rispetto
verso se stessi e la vita che ci circonda”, con queste parole Maiorca
saluta il pubblico presente in sala, dando il via ufficiale ai lavori.
Il programma del Convegno ha avuto come
obiettivo primario l’osservazione delle tematiche riguardanti la
psicologia delle immersioni subacquee, rivolgendosi ad un pubblico
qualificato, psicologi, medici psichiatri e professionisti della
subacquea, creando un momento di carattere formativo e divulgativo
legato all’osservazione evolutiva dell’importanza dell’acqua sulla
psiche umana. Lo scopo primario dell’A.I.P.A.S. è quello di sottolineare
gli aspetti benefici della psicologia in un settore in grande
espansione: la subacquea. A differenza del passato in cui, la subacquea,
era ritenuta un’attività per pochi eletti, oggi è diventata una pratica
sociale sottoponendone l’attenzione al settore psicologico medico iperbarico e neuroscientifico. L’espansione di questa pratica sportiva
ha sviluppato anche una realtà lavorativa in cui la richiesta di
professionisti istruttori e guide subacquee da parte dell’ambiente è in
continua espansione. Come tutti gli sport che presentano dei rischi, la
pratica subacquea racchiude in sé il fascino dell’ignoto,
dell’esplorazione dei luoghi e quella emozionale interiore dell’uomo
stesso. Diventa perciò importante conoscere l’aspetto psicologico che
raccoglie motivazioni ed emozioni nell’affrontare in una forma
equilibrata le sfaccettature spesso sconosciute della psiche umana.
Tra gli elementi naturali offerti
all’esistenza umana l’acqua favorisce più di altri, l’emergere a livelli
consci gli stati emozionali come: la gioia l’euforia la serenità, la
paura, l’equilibro ma anche il panico latente.
La nascita dell’A.I.P.A.S. è legata
all’osservazione di questi risvolti nei loro vari significati per
apportare cultura e conoscenza ad una prospettiva d’apertura
professionale dal vertice psicologico, indirizzata a istruttori, guide e
allievi subacquei, psicologi e psichiatri.
L’intervento dei relatori specializzati
in varie sessioni, si sono susseguiti in diversi temi.
Mercoledì 19 maggio
Tema “Dall’acqua alla mente”.
Prof. Federico de Strobel (vice
Presidente dell’HDS Italia) che con l’ausilio di filmati e diapositive
ha tratteggiato la storia della subacquea sin dagli albori delle prime
esplorazioni del mondo sommerso.
Prof. Girolamo Lo Verso, ordinario di
psicologia clinica all’Università di Palermo: “Immersioni e psiche,
vissuti, emozioni, relazioni”, ha mostrato gli aspetti emotivi e
relazionali che caratterizzano il vissuto di chi a vari livelli
sperimenta l’esperienza dell’immersione subacquea.
Giovedì 20 maggio
Tema: l’immersione aspetti fisici e
psichici.
Salvatore Capodieci, psicoterapeuta e
psichiatra: “Psicodinamica dell’immersione, lo stato dell’arte”. Una
disciplina atta a indagare e studiare la psicodinamica dell’immersione
subacquea.
Alessandro Marroni, Presidente DAN Europe:
“La valutazione clinica e medica dell’idoneità subacquea” e gli aspetti
dei fattori rischio connessi all’attività subacquea.
Dr. Lorenzo Manfredini psicologo
psicoterapeuta, responsabile della formazione Apnea Academy, Ferrara: ”
IL training mentale come strumento della sicurezza e del comfort”.
Dr.ssa Maria Luisa Gargiulo,
psicoterapeuta: “La subacquea come riabilitazione, indicazioni e
controindicazioni”
Dr.ssa. Graziella Basile Presidente dell’A.I.P.A.S,
psicologa: “Motivazioni femminili e maschili a confronto”. Osservazione
sulla diversità emozionale e sensoriale nelle motivazioni maschili e
femminili dell’andare sott’acqua e sulla simbologia dell’elemento
liquido. Si è osservato come anche nella subacquea si siano riprodotti i
ruoli psicologici che storicamente hanno caratterizzato il maschile e il
femminile. Quest’ultimo è stato evidenziato dalla peculiarità dell’accudimento,
della cura, della costruzione dei rapporti sociali e dell’intimità con
l’altro. Il ruolo maschile invece è stato proteso verso la costruzione
di regole, la tecnica, la competizione, la scoperta e la ricerca.
L’osservazione psicologica non può essere disgiunta da un’analisi dei
fattori sociali e culturali che hanno riflesso, in linea generale, le
stesse posizioni. Solo negli ultimi tempi, grazie ai cambiamenti sociali
e culturali si osserva un mutamento sostanziale in queste identità
storiche. Anche nella subacquea l’evoluzione dei ruoli sociali è
evidenziata da una crescente presenza femminile, rispetto al passato. I
due ruoli tendono ad un’integrazione e una crescita reciproca,
mantenendo le peculiarità di ognuno.
Nel pomeriggio sono stati realizzati
alcuni stage in piscina, con la collaborazione del Dr.Lorenzo Manfredini,
psicologo responsabile della formazione Apnea Accademy: “Il
rilassamento, la pesantezza, l’abbandono, la fluidità, il respiro e
l’apnea”. I partecipanti allo stage hanno mostrato grande interesse
durante la pratica in acqua, consolidando alcuni piccoli record
personali di apnea statica.
Dr.ssa Maria Luisa Gargiulo, “La
percezione e l’auto-percezione durante le immersioni subacquee, la
conoscenza delle tecniche di esplorazione e di guida subacquea e le
condotte comportamentali in presenza di scarsa visibilità, di
deprivazioni senso-percettive; come guidare un subacqueo cieco”.
Dr.ssa. Vanessa Cavallini, psicologa,
responsabile del programma riabilitazione di Palau
(Micronesia):”Tecniche riabilitative in acqua”. Come utilizzare l’acqua
e aiutare le persone a raggiungere un maggior contatto con la dimensione
energetica dell’equilibrio psicofisico in gruppo o in setting
individuale, attraverso un approccio integrato tra bioenergia, terapia
solistica e watsu. I presenti alla prova in acqua, hanno conosciuto il
beneficio interiore di queste tecniche anche se svolte in tempi brevi.
Venerdì 21 maggio
Tema “Cambiamenti psichici e
neurologici nell’immersione”
Prof. Costantino Balestra, neurofisiologo
dell’Università di Bruxelles “Le funzioni cerebrali, gli stati di
coscienza e la profondità” in relazione alle immersioni subacquee.
Dott. Diego Polani, psicologo del settore
sport ” Verso una nuova didattica. Risultati di una ricerca”.
Dr.ssa Vanessa Cavallini: “Primo
screening multicentrico internazionale sulla subacquea amatoriale
”Indagando sugli aspetti emotivi della subacquea. Immagini dei luoghi
dell’acqua hanno accompagnato la presentazione dei temi.
Tema: “Aspetti terapeutici della
Subacquea”
Cristina Freghieri, scrittrice,
fotografa, subacquea tecnica :”Dinamica del profondismo”. Nel tema sono
stati esposti gli aspetti emotivi che conducono il subacqueo alla scelta
delle immersioni tecniche e in particolare modo alla ricerca del
“profondo” nei suoi vari aspetti interiori e risvolti legati ai luoghi
come laghi, relitti, mare e grotte. Si evidenzia la ricerca
dell’incontro interiore emotivo con se stessi e l’ambiente intorno, come
se questo fosse uno specchio in cui è riflessa la propria vera identità:
chi sono, cosa cerco, quali sono le mie reali capacità nella prospettiva
di un limite conosciuto che evolvendosi si può spostare più in là.
Salvatore Capodieci: “ARA e apnea,
motivazioni psicologiche diverse” La relazione, risultato di ricerca ha
toccato gli aspetti sulla diversità tra apneisti e i subacquei
ricreativi legati a motivazioni, vissuti e aspetti emotivi collegati
all’attività subacquea e alle principali differenze tra questi due tipi
di sportivi in relazione ad ansia, panico e fobie.
Tema: ”Esperienze in gruppi ristretti
e allargati”
Capitano di Corvetta Dr. Panico, del
Comsubin, Marina Militare: “La subacquea al servizio del cittadino”,
illustrando attraverso una ricca documentazione d’immagini gli aspetti
professionali della subacquea sottolineando come la tecnologia moderna
consenta ai palombari di lavorare a profondità abissali in assoluta
sicurezza.
Dr.ssa Laura Vernotico, medico iperbarica,
Ferrara: “L’attività motoria e il respiro in immersione”. Aspetti
positivi del respiro e del movimento in immersione e conseguentemente i
benefici sul fisico.
Sabato 22 maggio
Tema: “Il futuro, prospettive della
psicologia dell’immersione” Coordinato dal Comitato organizzativo
Graziella Basile, Maria Luisa Gargiulo, Salvatore Capodieci.
Immagini del nostro mare Mediterraneo e
del colorato mare del Sudan realizzate rispettivamente da Alfredo
Milazzo ed Elio Nicosia appassionati subacquei e fotografi, hanno
affievolito l’intensità degli argomenti espressi, trasportando il
pensiero dei presenti sott’acqua a conferma della meravigliosa vita
ricca di colore e di emozioni del sommerso.
A conclusione dei lavori è stato
proiettato il filmato “I tesori sommersi delle archeonavi” donato
dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, commentato da
Enzo Maiorca. Nella sua voce traspare l’amore che nutre verso i segreti
che il mare gli da donato, attraverso gli aneddoti e racconti
dell’antica Grecia. La chiusura di queste giornate non poteva non essere
un saluto al mare. Il pubblico rapito dalle parole di Enzo Maiorca,
esploratore del mare, ha mostrato il suo interesse con un grande
applauso ricco di enfasi.
Infine è stata la volta di Maria Luisa
Gargiulo che ha presentato un filmato inedito realizzato in Indonesia,
improntato sulla realtà vissuta da lei subacquea, ipovedente, nella
terza dimensione. La Dr.ssa Gargiulo è anche un’appassionata fotografa
subacquea.
Al termine dei lavori si è svolta
l’Assemblea dei Soci dell’A.I.P.A.S. e il direttivo dell’Associazione di
Psicologia delle Attività Subacquee (G. Basile, S. Capodieci, M.L.
Gargiulo) presentando le prospettive future dello studio e della ricerca
di questa nuova disciplina scientifica.
Il Congresso è stato patrocinato e
finanziato dall’Assessorato Beni Culturali della Regione Sicilia,
l’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, dalla provincia
Regionale di Siracusa, dal Comune di Siracusa, dall’Ordine Psicologi
della Sicilia.
L’organizzazione del Convegno e lo
svolgimento delle giornate lavorative è stato seguito e coordinato dalla
Dott.ssa Graziella Basile in qualità di Presidente dell’Associazione
A.I.P.A.S.