Nei giorni dal 3 al 10
Settembre 2006 l’Acquario di Cattolica ospiterà un CORSO FORMATIVO per
RICERCATORE SCIENTIFICO SUBACQUEO organizzato dalla International School
for Scientific Diving (ISSD) in collaborazione con l’Università degli
Studi di Urbino “Carlo Bo”. Il Corso, giunto alla sua 19° edizione, si
terrà per la prima volta in Adriatico, dopo essere stato svolto sui bei
fondali del MarTirreno ( Livorno, Isola del Giglio e Isola d’Elba).
L’ISSD, fondata e diretta da alcuni docenti universitari, autentici
pionieri della ricerca scientifica subacquea in Italia, intende con
questi corsi sviluppare e favorire la conoscenza del mondo sottomarino
rivolgendosi a tutti gli appassionati, ma in particolar modo ai giovani
ricercatori, perché, nell’ambito delle attività ricreative e
professionali, possano utilizzare in sicurezza le tecniche e gli
accorgimenti che permettano loro di scendere sott’acqua ad osservare e
valutare direttamente i tanti fondamentali fenomeni che vi si svolgono.
La scelta della nuova località di lavoro non è casuale, ma è stata
dettata da due opportunità logistiche che si possono ben integrare fra
loro. La prima è costituita dalla peculiarità dell’ambiente litorale del
nostro medio Adriatico, la seconda dalla presenza della grande struttura
del Parco LE NAVI che ospita il più innovativo Acquario d’Europa e con
la quale l’Università di Urbino intesse da tempo rapporti di
collaborazione nell’ambito della formazione e della didattica.
La maggioranza dei subacquei, e di conseguenza i mass-media, ritengono
che i fondali sabbiosi e fangosi siano una sorta di deserto piatto e
uniforme sul quale non vale la pena soffermarsi. La scarsa visibilità
dovuta all’abbondante materiale in sospensione limita effettivamente le
osservazioni dirette, ma occhi attenti possono scoprire un mondo ricco
di vita caratterizzato da particolari strategie ed adattamenti che
accompagnano fenomeni di accumulo e di erosione di ingenti quantità di
materiali di diversa origine. Non a caso infatti, proprio in Adriatico,
si registra un’altissima produttività primaria che sostiene il maggior
sforzo di pesca, si studiano più attivamente fenomeni di inquinamento,
di eutrofizzazione e di formazione di masse mucillaginose. Il problema
della corretta gestione ambientale diventa poi di importanza vitale
quando si considerino i fenomeni di erosione dei litorali, le opere
portuali, la ricerca e lo sfruttamento di risorse minerarie. Tutte
queste problematiche richiedono conoscenze specifiche che il Corso per
Ricercatore Scientifico Subacqueo si prefigge di contribuire a fornire
ai giovani, non tanto pretendendo di insegnare loro la Biologia, la
Geologia e la Chimica Marine, ma indicando l’approccio corretto
all’indagine diretta che offre inaspettate possibilità di sviluppo e
innovazione in queste stesse discipline a chi ne abbia acquisito almeno
le basi.
Di grande interesse, se non fondamentale, appare inoltre la possibilità
di unire le osservazioni in situ con valutazioni, confronti e
determinazioni che si potranno fare in laboratorio e nelle vasche
dell’Acquario ove sono riprodotti ambienti specifici ed allevati
organismi caratteristici che spesso sfuggono all’osservazione nei loro
dettagli .
Il Corso prevede che si svolgano attività in mare al mattino e in aula e
in laboratorio al pomeriggio. In particolare verranno esaminati gli
ambienti di spiaggia ciottolosa e sabbiosa e gli effetti delle difese
costiere, mentre ambienti di substrato duro verranno studiati sulle
scogliere artificiali e sui fondali del Conero, ove sarà possibile
comparare le diverse biocenosi presenti.
Non è richiesta una particolare abilità subacquea, ma solo una
preparazione ed una idoneità di base che permetta di affrontare
immersioni guidate su bassi fondali. Le procedure di sicurezza dei
partecipanti al corso verranno tuttavia assicurate dal gruppo NEXT
attivo presso il Parco Le Navi che si candida come riferimento adriatico
e nazionale per lo sviluppo dell’attività subacquea supportata da
iniziative culturali.
Per maggiori
informazioni ci si può rivolgere alla struttura dell’Acquario di
Cattolica, all’Università di Urbino (tel. 0722 304228) o, meglio, al
sito www.issd.it.
Paolo Colantoni