MedSharks 2005

Due ricercatrici italiane tornano per la quinta volta nella culla degli squali.

Parte il 15 maggio 2005 la quinta spedizione del progetto scientifico Medsharks plumbeus, il primo studio intrapreso nel Mediterraneo sul comportamento degli squali nel loro ambiente naturale.

Il progetto, nato nel 2001,  analizza in particolare il comportamento dello squalo grigio, appartenente alla specie Carcharhinus  plumbeus, decimata negli ultimi anni dallo stravolgimento dell’ambiente naturale marino  e dalla pesca per l’impiego alimentare delle pinne.

Da quattro anni la ricerca si svolge in Turchia in una piccola baia che nei mesi di maggio e giugno, per le condizioni e la temperatura delle acque, si trasforma in una sorta di “nursery”, una sala parto e asilo degli squali grigi, l’unica conosciuta in tutto il Mediterraneo.

Protagoniste dell’ambizioso studio due donne: Eleonora de Sabata, coordinatrice del progetto, e Simona Clò, responsabile scientifico.

L’obiettivo principale della spedizione Medsharks del 2005 (15 maggio–6 giugno)  è il “pedinamento” delle migrazioni annuali di tre squali  mediante sofisticati strumenti satellitari. Gli esemplari verranno marcati con i “pop-up tags”, potenti “chip” in grado registrare le rotte degli animali attraverso il Mediterraneo. Dopo alcuni mesi i tag si staccheranno automaticamente dal dorso degli animali, saliranno in superficie e, mediante la trasmissione dei dati al satellite, comunicheranno la rotta degli squali ai computer delle ricercatrici, che riceveranno così una sorta di e-mail dai profondi abissi.

Le campagne degli anni precedenti hanno portato al censimento degli esemplari di squalo plumbeo, che nella tarda primavera popolano la piccola baia turca, e alla raccolta di materiali che consentono di eseguire l’analisi del DNA di questi animali. La spedizione del 2004 si è conclusa con lo straordinario filmato sulla nascita di un piccolo squalo, un documento esclusivo ed unico al mondo.

Due le novità per l’edizione 2005 di MedSharks: il team si avvarrà della collaborazione di Ramon Bonfil, uno dei ricercatori più noti al mondo in materia di squali, attivo presso la World Conservation Society e consulente della FAO; al ritorno dalla Turchia le ricercatrici si spingeranno fino alle acque della Sicilia per verificare e censire la eventuale presenza di squali plumbei presso lo scoglio Lampione, al largo della costa sud dell’isola.

La campagna di quest’anno, inoltre, parteciperà al programma internazionale “The Global Shark Assessment”, volto a raccogliere dati sulla drastica diminuzione degli squali in tutto il mondo .

Il “Global Shark Assessment” rientra nel più ampio “Census of Marine Life”, un network mondiale di ricercatori appartenenti a 70 differenti Paesi, che si propone la sfida scientifica senza precedenti di fotografare la diversità di specie, l’abbondanza e la distribuzione della vita negli oceani.

La ricerca, promossa dall’Associazione MedSharks, è patrocinata dall’Università degli Studi di Bologna e accreditata presso il governo della Turchia. Per alcune fasi del progetto sono in via di definizione accordi di collaborazione con Università e ONG turche.

L’iniziativa, sovvenzionata dalla Fondazione Project Aware e dagli sponsor tecnici World Communication Center e Nimar, è stata presentata alla comunità scientifica internazionale nei  congressi della European Elasmobranch Association.

La ricerca coinvolgerà anche i ragazzi mediante la pubblicazione del volume “Cosa fanno gli squali tutto il giorno nel mare?”, curato da Eleonora de Sabata ed edito da De Agostini, in distribuzione nelle librerie a partire da gennaio 2006.

L’Associazione MedSharks

MedSharks è un’associazione di ricerca e divulgazione senza fini di lucro che si propone di promuovere la conoscenza e la protezione degli squali del Mediterraneo.

L’associazione, nata nel 2004, ha sede a Roma, ed è composta da soci e simpatizzanti che, con i loro contributi, sostengono il progetto MedSharks plumbeus in Turchia.

Risultati della spedizione del 2004

-          Un database contenente un centinaio di squali identificati. Alcuni esemplari sono stati avvistati per tre anni consecutivi. Il programma di foto-identificazione dimostra di essere un metodo molto affidabile per studiare questa popolazione nel tempo e osservarne i comportamenti con una tecnica non invasiva.

-          Marcatura di sei squali con tag convenzionali nell’ambito del “Cooperative Shark Tagging Program” del US National Marine Fischeries Service.

-          Realizzazione di un filmato sulla nascita di un piccolo squalo.

-          Estrazione degli organi e dei tessuti da due neonati rinvenuti senza vita. Sui tessuti estratti sono stati realizzati diversi tipi di analisi fra cui: la mappatura del DNA, la ricerca sul cervello e i livelli di contaminanti.

La nascita del piccolo e il ritrovamento dei due neonati senza vita hanno portato le ricercatrici a concludere che la baia turca rappresenti, con elevata probabilità, una sorta di “sala parto” - tecnicamente: una zona nursery – per gli squali grigi. L’unica conosciuta nel Mediterraneo.

Obiettivi della spedizione del 2005

-          Foto-identificazione: un centinaio di squali sono stati classificati in base a particolari del corpo e delle pinne. L’analisi delle immagini fotografiche e video consente di realizzare un vero e proprio censimento della popolazione e di riconoscere gli esemplari che, anno dopo anno, tornano nella baia.

-          Marcatura con tags convenzionali e satellitari che consentiranno di seguire le migrazioni degli squali attraverso il Mediterraneo.

-          Analisi del DNA su campioni di tessuto per eseguire il confronto tra la popolazione mediterranea e quella atlantica.

-          Azioni di divulgazione: le aree di nursery rappresentano “habitat critici” per la sopravvivenza di una specie; la salvaguardia di tali aree è fondamentale. A tal fine MedSharks lavora di concerto con le autorità locali e i diving center perché, attraverso la diffusione della conoscenza su questi animali, i neonati, i giovani esemplari e le madri possano essere disturbati il meno possibile dalle interferenze umane.

Altre attività di MedSharks previste per il 2005:

Il progetto prevede per l’estate del 2005 alcune attività di ricerca sul campo aggiuntive:

-          in giugno verranno cercati squali di specie diversa lungo la costa orientale della Sicilia

-          in agosto verranno cercati squali plumbei nell’area dello scoglio Lampione, al largo della costa sud della Sicilia

E’ in via di presentazione la richiesta di finanziamento del progetto all’Unione Europea. MedSharks prevede inoltre per tutto il 2005 la realizzazione di corsi sugli squali organizzati a Roma ed in altre regioni, unitamente ad una serie di incontri con i bambini.


Le Ricercatrici di Medsharks

Eleonora de Sabata – coordinatrice del progetto Medsharks

Dal 1988 Eleonora de Sabata, giornalista e fotografa di mare, ha pubblicato oltre 700 reportage sulle principali riviste di mare, natura e viaggi internazionali, fra cui il National Geographic Magazine.

Ha ideato per la De Agostini una collana di libri per ragazzi, è autrice di due libri di turismo subacqueo e ha collaborato alla realizzazione di numerose altre pubblicazioni.

Ha preso parte a produzioni televisive sul Mediterraneo della BBC, Discovery Channel, Rai e Mediaset.

Le sue immagini sono presenti al Museo di zoologia di Roma e al Monterey Bay Aquarium in California. E’ membro della Società Italiana di Biologia Marina e, attraverso il progetto Osservatorio Mediterraneo di cui è ideatrice, collabora con i ricercatori italiani e stranieri.

Nel 2003 ha fatto parte del comitato organizzatore del 7° Congresso di ricercatori europei di squali (European Elasmobranch Association).

Dal 1990 al 2004 è stata sponsorizzata dalla Mares.

Simona Clò, Ph.D. – responsabile scientifico del progetto Medsharks

Biologa marina, dal 1994 ad oggi ha dedicato tutta la sua attività scientifica alla ricerca sugli squali, in particolare sulla verdesca e sul cetorino.

Dal 2001 è ricercatrice dell’Icram – Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica Applicata al Mare – in qualità di responsabile del programma Squali-specie Protetta.

Partecipa al “Cooperative Shark Tagging Program” del National Marine Fisheries Service del governo americano per la cattura, marcatura e rilascio di squali.

Ha realizzato numerose pubblicazioni e comunicazioni ai congressi scientifici nazionali e internazionali. E’ attiva nel settore della divulgazione presso l’Acquario Civico e presso il dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Milano.

E’tra i soci fondatori del GRIS – Gruppo dei Ricercatori Italiani sugli Squali, ed è anche socia dell’EEA – European Elasmobranch Association e dell’AES – American Elasmobranch Association.

Fonte: Comunicato Stampa
LINK CORRELATI
 Medsharks
 Diario on-Line (il blog di Medsharks)

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