ROMA
- Tre italiane hanno nuotato per
venti
giorni a tu per tu con gli squali riportandone un documento
esclusivo:
un
video, il secondo esistente al mondo, che
documenta la nascita di un piccolo di squalo.
LE TRE AUTRICI -Eleonora
de Sabata, giornalista e coordinatrice del progetto,
Simona
Clò, responsabile scientifica del programma e
ricercatrice dell'Icram,
Luigina Aggio, detta Gigia, autrice del video-scoop,
le tre
protagoniste dell'impresa. Vere e proprie signore degli squali che da
quattro anni lavorano su progetto, «Medsharks», tutto di loro fabbricazione,
dedicato agli squali grigi nel Mediterraneo e patrocinato dall'Università di
Bologna.
UNA «SALA PARTO»
DEL MARE - Anche dopo diverse insistenti domande, tengono
strettamente segreto lo specchio d'acqua in cui operano per paura che
sub curiosi o intere scuole di sommozzatori possano interrompere la magia.
Si sa solo che si trova nelle
acque
turche che affacciano sul Mediterraneo. Una baia, descrivono, quasi
come quella che si vede nei cartoni animati della Disney.
COM'E' STATO
GIRATO - «Dopo giorni di appostamenti,
lunghe
ore passate in acqua dandoci il cambio l'una con l'altra per coprire tutta
la giornata degli squali è arrivato il regalo più inatteso, più
incredibile, più emozionante che questo mare poteva farci», hanno raccontato
le tre donne.
«Stavo riprendendo i nostrì squali. Sono in superficie a preparare l'apnea -
ricorda Gigia - per cogliere qualche istante
utile alla nostra ricerca. Mi immergo lungo la parete e subito arrivano:
prima uno, poi il secondo... quindi il terzo. Questo con timidezza si
allontana un po' da me ma non troppo. Lo inquadro con la telecamera anche se
mi sta mostrando la sua parte meno nobile. Ancora qualche istante e
vedo
un fagottino uscire dallo squalo. Inquadro il fagottino e da quel
momento non ci capisco più nulla:
un
cucciolo di circa 20 cm con coda e pinnuzze varie, identico nella forma ai
suoi genitori. Riprendo un po' d'aria e mi rimmergo, il piccolo con
qualche difficoltà sta liberandosi della placenta».
IL VALORE DEL
FILMATO - Un'esperienza che ha un valore mondiale. La responsabile
scientifica Simona Clò ha tenuto a sottolineare:«Solo
un altro parto di squali in natura è stato filmato al mondo a Bimini,
un'isola delle Bahamas. Ma è diverso, intanto
era
un'altra specie di squalo e poi in quel caso il parto è avvenuto presso un
centro di ricerca e controllo di questa popolazione. Per noi la
ripresa non solo ha testimoniato per la prima volta il parto in natura di
uno squalo grigio ma ha filmato anche un evento non prevedibile».
QUATTRO ANNI DI
LAVORO -
Il filmato è stato preceduto da quattro anni di intenso lavoro in cui
sono stati quasi
100
gli esemplari identificati fotograficamente in base a tagli e
particolari conformazioni delle pinne.
Ogni
anno sono state registrate
quattro presenze fisse, quest'anno invece alcuni sono tornati dopo
due anni di assenza. L'obiettivo è quello di
conoscere le rotte migratorie da luglio in poi e
stabilire perché hanno scelto proprio quella baia e se ne esistono
altre nel Mediterraneo. Per ora, infatti,
questa
baia è l'unica zona di riproduzione per gli squali grigi attualmente
conosciuta in tutto il Mediterraneo. E l'hanno scoperta donne
italiane.
http://www.medsharks.org