Ogni
anno viene organizzato inoltre un corso esterno, ovvero in una località
italiana sempre diversa, della durata di una settimana per consentire a tutti
gli interessati che risiedono fuori del territorio veneziano di poter
frequentare le lezioni.
L’obiettivo
didattico primario è trasmettere agli iscritti esperienza e conoscenza.
Per
permettere agli allievi di mettere in pratica quanto appreso nei corsi è stata
creata la possibilità di svolgere la pratica nei “campi scuola” ( aree
Archeologiche sulle quali fare esperienze), concordati e pianificati con la
Soprintendenza e le forze dell’ordine locali.
La ricerca subacquea
Il
Gruppo Argo, nato a Venezia, opera
collabora attivamente dal 1996 con Nausicaa (Nucleo Archeologia Umida Subacquea
Italia Centro Alto Adriatico) della Soprintendenza Archeologica del Veneto
nell’ambito della salvaguardia del patrimonio sommerso nel Mare e Laguna di
Venezia.
Nell’ambito
del progetto “Mare e Laguna di Venezia” coordinato da Nausicaa, il Gruppo
annualmente concorda con i funzionari responsabili un programma di massima delle
attività di prospezione di superficie da effettuare nell’anno in corso al
termine del quale viene inviata agli stessi una relazione dettagliata su quanto
svolto.
Il
programma di ricerca si divide in due parti: la prima indirizzata su zone di
interesse storico ancora inesplorate, la seconda
su aree dove sono state effettuate segnalazioni o ritrovamenti, ad
es: pescatori che navigando in loco hanno evidenziato la presenza di materiale
d’interesse.
L’opera
del gruppo Argo si estende sia al
mare, lago o fiume, ovunque sia necessaria una ricerca o una attività di
prospezione subacquea e di documentazione, collaborando con altri gruppi
presenti sul territorio nazionale e che perseguono le stesse finalità.
Durante
i vari anni di attività i subacquei del Gruppo Argo hanno eseguito campagne
subacquee in molte zone della Laguna e del Mare antistante Venezia con le quali
è stato possibile ampliare la conoscenza di numerosi siti, tra cui possiamo
osservare:
Prospezione
sul “ Relitto dei MATTONI”
(nave post-medievale del XVII –
XVIII sec.)
Le
operazioni svolte in tre campagne tra il 1994 e il 1998 hanno compreso, il
posizionamento, il rilievo del speditivo del sito e la realizzazione di un video
in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica presentato al I° Corso di
Archeologia e Storia Navale di Cattolica (1995).
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Campagne
di prospezione subacquea sulle “Tegnue”
Durante
alcune tra le moltissime immersioni effettuate sulle “tegnue” dell’alto
Adriatico sono stati individuati
numerosi reperti e tra questi per alcuni si è provveduto al loro recupero,
quali ad esempio:
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Documentazione
dei Relitti Storici dell’Alto Adriatico
Tra
le attività del Gruppo non rientrano solo le immersioni “archeologiche”, ma
anche la documentazione video dei relitti militari affondati in questo ultimo
secolo, tra questi il Cacciatorpediniere Quintino Sella affondato nel 1943 a 10
miglia da Venezia ne è un valido esempio. Anche
qui i ritrovamenti importanti non sono mancati, infatti durante una delle
immersioni effettuate nell’Agosto del 1995 sul relitto del Sella, è stata
recuperata parte di un portolano di bordo. In questo caso l’eccezionalità del
ritrovamento è da ricercarsi nello stato di conservazione della carta rimasta
pressoché intatta sott’acqua per oltre cinquant’anni.
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