Era
la regina dei mari medievali: questo tipo di natante, dotato di propulsione
remiera e velica, ha dominato il Mediterraneo nei secoli dopo il mille e per
parte dell'età moderna.
Si
può dire che i primi segni del suo declino coincidono con la fine del XVI
secolo (battaglia di Lepanto) quando cominciò a essere sostituita dai più
economici e manovrabili galeoni, molto più adatti alle traversate oceaniche.
Nelle
sue numerose varianti, la galea fu impiegata sia nei commerci che nelle guerre.
Famose
in tutto il Mediterraneo erano le galee dei genovesi, dei veneziani, dei
catalani e, in epoca moderna, degli ottomani.
La
galea aveva uno scafo stretto e lungo, la cui coperta era in gran parte occupata
dai banchi per la voga, Inizialmente ogni banco prevedeva l'impiego di due
uomini ma, durante i secoli centrali del medioevo, questi salirono a tre.
Con
il passare dei secoli e il mutare delle esigenze, le galee divennero sempre più
grandi fino a raggiungere una lunghezza di circa cinquanta metri: vere e proprie
"città" galleggianti con notevoli problemi di approvvigionamento.
L'esemplare
rinvenuto a Boccalama rappresenta un "unicum" in quanto non esistono
analoghi ritrovamenti in tutto il mondo.
Un
relitto, attribuito a una galea, era stato infatti rinvenuto nel lago di Garda
durante i primi anni sessanta, ma studi recenti hanno consentito di
identificaloo con una fusta, una sorta di galea minore.
In
acque spagnole, e precisamente a Cala Gulip, alcuni anni fa si trovò un relitto
trecentesco inizialmente attribuito a una galea.
Gli
studi successivi esclusero però tale identificazione.
Anche
nel Mediterraneo francese, tre anni fa, venne scoperto un relitto che da
principio fu attribuito a una galea.
Anche
in questo caso, le ulteriori indagini hanno portato a una diversa
identificazione.
La
rascona
La
rascona era un'imbarcazione da trasporto che veniva utilizzata per la
navigazione fluviale e lagunare, ma che poteva anche percorrere brevi tratti di
mare per passare da una foce fluviale a un'altra (1).
In
questo tipo di imbarcazione la poppa e la prua erano slanciate verso l'alto
quasi uguali l'una all'altra.
Caratteristica
della rascona era la leggerezza che le consentiva anche con una lunghezza
notevole, di limitare il pescaggio a un metro, fattore fondamentale, dovendo
navigare su fondali bassi.
Le
rascone erano molto attive nel trasporto dei cereali che si svolgeva risalendo
il Po fino a Mantova e a Pavia (la rascona veniva chiamata anche la nave di
Pavia) arrivando anche a Milano attraverso i navigli.
Nei
suoi spostamenti la rascona si aiutava quando c'era vento con una vela al terzo,
di non grande superficie, situata a prua e, talvolta, anche con una piccola vela
di mezzana; altrimenti, come i burchi, veniva trainata da cavalli. Era pontata
solo parzialmente e a poppa aveva un casotto con tettuccio semicircolare per
l'alloggio dell'equipaggio.
Nel
1867 a Venezia risultavano registrate ancora 80 rascone, ma all'epoca questo
tipo di imbarcazione era già in decadenza tanto da scomparire agli inizi del XX
secolo.
Note:
1)
Relativamente all'impiego fluviale il riferimento più immediato per l'esemplare
di Boccalama riguarda il Brenta, che sfociava non lontano dall'isola, presso la
quale, dunque, doveva passare buona parte del traffico di collegamento
fiume-laguna.