Per gentile richiesta del prof. Carlo
Beltrame
Progetto di studio e valorizzazione
Al largo di Punta Tagliamento,
nell'aprile 2001, un peschereccio di Marano pescò una cannone di ferro
ricoperto da concrezioni.
Immediate indagini strumentali e
subacquee, effettuate nella zona del recupero, portarono al rinvenimento
dei resti di un relitto di età moderna assiemead altri cannoni simili.
Il restauro del pezzo di artiglieria
permise di riconoscere nel manufatto una carronata ossia uncannone a
canna corta con cui erano armate molte navi agli inizi del XIX secolo.
Grazie a questo e ad altri indizi fu possibile identificare ilrelitto
come i resti del Mercure.
In questa zona infatti, nella notte tra
21 e il 22 febbraio 1812 si era svolta la nota Battaglia di Grado
combattuta tra un flotta italo-napoleonica, proveniente da Venezia, ed
una della marina inglese.
Nel
corso dello scontro venne catturato il Rivoli, un vascello francese da
74 cannoni e venne affondato il Mercure, un brick da sedici carronate,
con funzioni di scorta, appartenente al Regno Italico.
La sanguinosa sconfitta - che comportò la
morte di circa 400 uomini - e la perdita delle navi fece così naufragare
anche il tentativo di Napoleone di scacciare la flotta britannica dalle
acque dell'Adriatico.
Il giacimento sottomarino, situato a
circa sette miglia dalla costa, a 18 metri di profondità, è stato
oggetto di due campagne di ricerca e scavo, nel 2001 e nel 2004.
La prima è stata promossa e finanziata
dalla Soprintendenza
per
i Beni Archeologici del Veneto, la seconda è stata organizzata
dall'Università Ca' Foscari in collaborazione con la soprintendenza e
grazie ad un finanziamento all'80 % del Comune di Lignano e al 20 %
della Fondazione di Venezia.
Lo scavo è attualmente l'unico cantiere
subacqueo su un relitto gestito da un ateneo italiano e aperto a
studenti di archeologia. Esso quindi, oltre a finalità di ricerca e
tutela, ha una grande valenza formativa.
Il relitto è costituito da una "tumulo"
principale composto, per lo più, da pani di ghisa della zavorra e da
vari oggetti metallici. Tra questi vi sono anche munizioni, di vario
calibro, per colpi a raffica, chiavarde (grossi chiodi che collegavano i
vari elementi dell'ossatura della nave) e chiodi di bronzo appartenenti
allo scafo e varie pulegge di bozzelli (carrucole) di manovre.
Al di sotto del tumulo, è stato rinvenuto
un tratto di fiancata dello scafo. La carena è rivestita da una lamina
di rame inchiodata caratteristica protezione delle navi dell'epoca.
Le condizioni di giacitura del relitto
fanno ben sperare in una buona conservazione dell'opera viva dello
scafo.
Attorno al relitto giacciono quattro
carronate; mentre altri tre pezzi di artiglieria analoghi sono stati
rinvenuti ad alcune decine di metri dal relitto.
Il giacimento del Mercure è importante
per i seguenti motivi:
1)
è l'unico relitto noto di nave del Regno Italico
2)
è ad oggi il più antico relitto di nave battente bandiera tricolore
3)
ha partecipato ad una battaglia che, a causa della perdita del vascello
Rivoli, al suo viaggio inaugurale, ha contribuito alla capitolazione del
sogno imperiale di Napoleone
4)
le carronate recuperate sono esemplari unici e di grande interesse per
la storia dell'artiglieria navale.
Il Mercure venne messo in
cantiere, a Genova, nel 1805 per essere terminato l'anno seguente su
progetto di Sané, il più famoso ingegnere di Napoleone. Faceva parte di
una famiglia di 60 brick, dalle caratteristiche assai simili, prodotti
dalla repubblica francese a partire dal 1804. Al momento del suo varo
era armato con 16 carronate da 24 libbre. Sulla culatta di una delle
carronate restaurate è impresso il nome della Fonderia reale di Fracia
Du Creusot.
Si trattava di un brigantino
da guerra con compiti di scorta, sorveglianza, collegamento o
portadispacci, più veloce e munito di una velatura più ampia del suo
cugino adibito ad impiego commerciale. Era dotato di un unico ponte ed
era ornato di sculture a poppa e a prua. Lungo circa 32 m e largo circa
9 m, aveva un dislocamento di 400/450 tonnellate e poteva raggiungere la
velocità di 9 nodi.
Nel 1809 il Mercure fu
ceduto al Regno Italico. Al momento del naufragio, esso faceva parte di
una piccola flotta italo-francese composta per lo più da marinai romani,
chioggiotti, triestini e dalmati. L'equipaggio ero composto da circa 112
uomini capitanati dal comandante Palinucchia.
La carronata nasce nel 1780 in Scozia,
nelle fonderie della Carron Company. Aveva una canna di grosso calibro
che posava, come i cannoni, su una pedana assicurata alla murata della
nave per mezzo di grosse cime.
Grosso calibro, dimensioni contenute e
ridotto numero di persone necessarie per il suo uso (solo quattro) erano
sicure qualità che però dovevano fare i conti con una capacità di tiro
molto limitata, grave handicap nell'uso navale.
Veniva caricata o con palle o con "pacchi
di mitraglia", ossia palle di piccolo calibro o pallini di piombo da
moschetto racchiusi in un apposito sacco.
Impiegata sia a terra che a bordo delle
navi da Inglesi, Francesi e Statunitensi, scomparve nella metà del XIX
secolo.
Il progetto
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Campagne di scavo
Primavera 2001 (già effettuata)
Estate 2004 (già effettuata)
Estate 2005
Estate 2006
Estate 2007 (Eventuale)
Restauro degli oggetti
Della campagna 2001 (già effettuato)
Della campagna 2004: inverno 2005-2006
Della campagna 2005: inverno 2005-2006
Della campagna 2006: inverno 2006-2007 |
Mostre:
Lignano Sabbiadoro: Estate 2006 o 2007
Venezia (Arsenale?): Data da definirsi
Pubblicazione di un volume illustrato
In occasione della prima mostra
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Divulgazione
Ogni campagna di scavo è stata e verrà
presentata in conferenze di carattere sia scientifico sia pubblico.
È a disposizione la rassegna stampa degli
articoli pubblicati sul progetto e le registrazioni dei servizi
televisivi andati in onda.
ARTICOLI PUBBLICATI SULLA
STAMPA
Il Corriere della Sera: 13.02.05 (piena pagina)
Obiettivo Sicurezza. Rivista ufficiale dei Vigili del Fuoco,
Ministero dell'interno: 01.05
Il Gazzettino del Triveneto: 03.08.04; 11.08.04; 18.02.05
Il Gazzettino di Venezia: 01.08.04
Il Gazzettino di Udine: 12.08.04 (piena pagina)
Il Messaggero Veneto: 02.03.01; 29.03.001; 06.01, 17,02.05
Il Piccolo di Trieste: 06.01; 11.8.04
La Nuova Venezia: 01.08.04
Di Più: 02.05
Ca' Foscari , Rivista universitaria di cultura: 11.04 |
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ARTICOLI
SCIENTIFICI
Beltrame C., Gaddi,
D., 2002, Report on the first research campaign at the wreck of the
Napoleonic brick, Mercure, Lignano, Udine, "The International Journal of
Nautical Archaeology", 31.1, pp. 60-73.
Beltrame C., Gaddi, D., 2004, Resoconto
della prima campagna di indagine sul relitto del brick napoleonico
Mercure (Lignano - UD), in A. Benini, M. Giacobelli (a cura di), "II
Convegno nazionale di archeologia subacquea, Castiglioncello, 2001".
Bari, pp. 125-134.
Beltrame C., Gaddi D., in c.s., Prima
campagna di indagine sul relitto del brick napoleonico Mercure (Lignano
- UD), "Archeologia Postmedievale", 8.
Beltrame C.,in c.s, Seconda campagna di
scavo sul relitto del Mercure (Lignano-UD), "L'archeologo subacqueo".
Beltrame C., in c.s., Seconda campagna di
indagine sottomarina sul relitto italo francese del Mercure (Lignano -
UD), "Archeologia Postmedievale", 9.
SERVIZI TELEVISIVI
RAI 3 TG Regionale Friuli Venezia Giulia: inizio agosto 2004
RAI 3 TG Regionale Veneto: primi giorni di agosto 2004
RAI 3 TG Regionale Friuli Venezia Giulia: inizio agosto 2004
RAI 3 TG Regionale Veneto: inizio agosto 2004
RAI 3 TG Regionale Friuli Venezia Giulia: 11 agosto 2004
RAI 3 TG Regionale Veneto: 12 agosto 2004
RAI 3 Programma Est Ovest: ottobre 2004
RAI 3 TG Regionale Friuli Venezia Giulia: 17 febbraio 2005
RAI 3 TG Regionale Friuli Venezia Giulia: 19 marzo 2005 |
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Finanziamenti
Ogni campagna di scavo necessità di un
impegno di spesa che oscilla tra i 35.000 e i 45.000 euro.
Il restauro dei reperti provenienti da
una campagna costa intorno a 20.000 euro.
L'organizzazione (Università e
Soprintendenza) è alla ricerca di sponsorizzazioni da parte di mecenati
privati da affiancare a finanziamenti pubblici, per contribuire ad una
parte o a tutte le spese di uno dei singoli interventi previsti dal
progetto.*
Per informazioni:
dott.ssa Carla Bassutto, Segreteria
Amministrativa
Dipartimento di Scienze dell'Antichità e
del Vicino Oriente, Università Ca' Foscari, tel. 0412347331;
prof. Carlo Beltrame, tel. 3381221017
* In base alla legge
342/2000, integrata dal D.L. del 3 ottobre 2002 del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali, On. G. Urbani, le imprese possono dedurre
completamente donazioni per finalità culturali quali questo progetto.
Per informazioni:
www.beniculturali.it;
ambuzzi@beniculturali.it